Anche quest’anno l’Ecomuseo delle Acque promuove i cantieri del paesaggio dedicati al recupero dei muri a secco, antichi manufatti inseriti nel paesaggio storico del Gemonese e utilizzati a sostegno dei terrazzamenti lungo i pendii. Due i cantieri in programma, a Montenars presso il Roccolo di Pre Checo, nella seconda quindicina di agosto, e ad Artegna, nel mese di settembre.
I cantieri formativi, sostenuti dai due Comuni e condotti da artigiani locali, sono rivolti ai professionisti del settore e alle persone interessate: si propongono di fornire ai partecipanti il metodo e le regole necessari a restaurare queste opere diffuse sul territorio che uniscono aspetti strutturali e componente estetica. I muri in pietra a secco, se ben gestiti nel corso del tempo, dimostrano ancora oggi la loro grande utilità per ricavare spazi coltivabili, regimare le acque, ridurre l’erosione. L’attenta scelta delle pietre, la sfaccettatura, l’incastro perfetto, costituiscono le caratteristiche salienti di un antico lavoro manuale che rischia di scomparire.
L’attività prevede la preparazione del cantiere con lo scavo e la separazione delle pietre, l’analisi del dimensionamento e della pendenza, il ripristino del manufatto, la sistemazione della corona muraria. L’obiettivo è quello di unificare tradizione e innovazione. La tradizione è quella plurisecolare legata alle tecniche costruttive che mettono in sicurezza il territorio; l’innovazione consiste nell’incentivare la capacità di far conoscere e valorizzare il paesaggio terrazzato, rendendolo fruibile e condividendo le buone pratiche finalizzate alla riqualificazione dei luoghi, anche in chiave turistica.
Per ulteriori informazioni: 338 7187227