Mercoledì 29 aprile alle ore 20.30 a Gemona nella sala consiliare di Palazzo Boton l’Associazione Valentino Ostermann presenterà il volume Chronicon Glemonense. Accanto ai curatori interverrà Claudio Lorenzini, ricercatore di Storia Moderna presso l’Università di Udine.
Il Chronicon Glemonense è l’unica cronaca gemonese a noi pervenuta dal lontano Cinquecento. Come spiega Alida Londero, volontaria del Gruppo Archivi dell’Associazione Ostermann, fino ad ora il Chronicon era disponibile soltanto in latino, nel testo che si può leggere in copie manoscritte settecentesche e in una stampa del 1877. L’autore, Sebastiano Mulione (o Mullione secondo una grafia tarda, acquisita dagli studiosi), cercò di risalire indietro nel tempo, fino al secolo XIV, ma certo riveste particolare interesse la testimonianza che egli, dall’osservatorio gemonese, dà dei suoi anni e dei decenni immediatamente precedenti. Erano tempi drammatici, dominati dal timore delle incursioni dei Turchi, dalle rivolte popolari, dalla guerra, dalle pestilenze e da catastrofi naturali come il terremoto del 1511. Erano anche tempi di grande rinnovamento culturale, anche se chi viveva in mezzo alla tragedia non era sempre in grado di rendersene conto.
L’Associazione Valentino Ostermann propone ora la prima traduzione integrale in italiano del Chronicon. Il volume inaugura una collana intitolata “Studi Gemonesi”, destinata a ospitare elaborati riguardanti la storia del territorio, con particolare attenzione agli esiti delle ricerche archivistiche e archeologiche a cui l’associazione si dedica da quasi dieci anni.
La traduzione, corredata da note esplicative essenziali, è accompagnata da contributi – frutto come la traduzione del lavoro collettivo del Gruppo Archivi – che dovrebbero facilitare l’approccio al documento: un’introduzione che inquadra nel contesto storico i fatti raccontati dal cronista e altri materiali relativi all’autore, alle vicende della trasmissione della piccola opera, ai caratteri di essa. Un esperto, Massimo Marchetti, commenta, infine, le numerose annotazioni relative al tempo meteorologico, aiutandoci a situare gli eventi atmosferici descritti da Mulione nell’evoluzione del clima dal medioevo ai nostri tempi. Il testo della traduzione è animato dai disegni di Adriana Padovani.