Dopo i momenti di preghiera sullo stile di Taizé animati nel corso dell’anno, per l’estate alcuni volontari della parrocchia di Santa Maria Assunta propongono ai giovani e a tutti coloro che lo desiderano l’esperienza di una settimana presso la comunità ecumenica francese (da domenica 23 a domenica 30 agosto).
Taizé è un piccolo paese della Borgogna. «Si passa a Taizé come si passa accanto a una fonte. Il viaggiatore si ferma, si disseta e continua il cammino». Queste parole di papa Giovanni Paolo II descrivono in modo forte ed essenziale che cosa significa recarsi in quel luogo e ne rispecchiano l’essenza. Nata da una piccola comunità ecumenica di frati e dal sogno del suo fondatore – frère Roger Schutz – di creare un luogo dove la vita in pace e in comunione con gli altri fosse possibile, la comunità ora accoglie migliaia di giovani e adulti di tutto il mondo che lì si recano per condividere momenti di preghiera, di riflessione e di incontro con l’altro.
«Penso che dalla mia gioventù non mi abbia mai abbandonato – sottolineava frère Roger – l’intuizione che una vita di comunità poteva essere un segno che Dio è amore, e amore soltanto. A poco a poco cresceva in me la convinzione che era essenziale creare una comunità con uomini decisi a donare tutta la loro vita, e che cercassero sempre di capirsi e riconciliarsi: una comunità dove la bontà del cuore e la semplicità sarebbero state al centro di tutto».
Le giornate a Taizé sono scandite da tre momenti di preghiera (al mattino, a mezzogiorno, la sera), caratterizzati dal canto dei canoni in diverse lingue, dalla lettura della Bibbia e dal silenzio. Alla preghiera si alternano altri importanti momenti nell’arco della giornata: il confronto e la riflessione di gruppo sulla fede, su tematiche sociali e sulla vita in generale; il lavoro e il servizio per la comunità; il silenzio; il divertimento e l’incontro con gli altri.
La giornata è ricca di occasioni di confronto coinvolgenti ed emozionanti. A Taizé si è tutti uguali: spariscono le diversità dovute alla provenienza, alla cultura e alla religione. Ciascuno è considerato unico, con una storia, con punti di vista e con idee da ascoltare e con le quali confrontarsi. «Taizè cambia il sapore delle cose, cambia la priorità delle cose, cambia il sentore della propria vita. Taizè si può capire, vedere e vivere solo andandoci», dice una giovane gemonese che alcuni anni fa ha vissuto questa esperienza.
Per recarsi a Taizé a fine agosto saranno messi a disposizione il furgone della parrocchia e qualche altro mezzo, in base al numero dei partecipanti. I costi previsti sono le spese di viaggio e una quota di 50 euro a testa per l’intera settimana (per il vitto e per l’alloggio in tenda). Per adesioni e informazioni è possibile contattare entro il 20 luglio l’animatore Andrea Zuliani ((andrea.zuliani.dus_at_gmail.com).