Anche quest’anno la Casa per l’Europa intende celebrare la Festa dell’Europa con un’iniziativa rivolta ai più giovani. In tale giornata, che si festeggia il 9 maggio, circa 250 alunni frequentanti le classi quarte e quinte degli Istituti Comprensivi di Gemona del Friuli, Majano e Trasaghis si incontreranno a Gemona per trascorrere una mattinata volta alla socializzazione e all’apprendimento. Le attività verranno incentrate, oltre che sulla divulgazione degli ideali europei, sul messaggio “Uniti nella solidarietà”, a ricordo del fondamentale aiuto che la popolazione friulana ricevette nel periodo successivo al terremoto del 1976. Nel corso della mattinata si svolgeranno attività di animazione gestite dalla Cooperativa Damatrà. Oltre a partecipare ai laboratori creativi, gli alunni avranno l’opportunità di visitare il Laboratorio didattico sul terremoto di Gemona, presso il quale prenderanno parte a una visita guidata interattiva. A conclusione della giornata, i bambini canteranno l’Inno alla Gioia, adottato come inno ufficiale dell’Unione europea nel 1972.
Il 9 maggio 1950 è considerato il giorno in cui nacque l’Europa comunitaria. I paesi europei cercavano allora di risollevarsi dalle devastanti conseguenze della Seconda guerra mondiale ed erano determinati ad impedire il ripetersi di un simile terribile conflitto. Quel giorno a Parigi la stampa era stata convocata presso il Quai d’Orsay, sede del Ministero degli Esteri, per una comunicazione della massima importanza. Le prime parole della dichiarazione allora pronunciata da Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri, e redatta in collaborazione con l’amico e consigliere Jean Monnet, ne esprimono gli ambiziosi propositi. «La pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative creative all’altezza dei pericoli che ci minacciano (…). Mettendo in comune talune produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una federazione europea indispensabile alla salvaguardia della pace». Veniva così proposta la creazione di un’istituzione europea sovranazionale a cui affidare la gestione delle materie prime che all’epoca erano il presupposto di qualsiasi potenza militare, il carbone e l’acciaio. I governi europei compresero che la fusione delle produzioni di carbone e acciaio avrebbe impedito che una guerra tra Francia e Germania diventasse – per citare Robert Schuman – «non solo impensabile, ma materialmente impossibile». Decidere di mettere in comune gli interessi economici avrebbe contribuito ad innalzare i livelli di vita e sarebbe stato il primo passo verso un’Europa più unita. Nacque così la CECA, la prima di una serie di istituzioni europee sovranazionali che avrebbero condotto all’Unione.
Il programma della giornata sul sito della Casa per l’Europa di Gemona.