Sarà «un sondaggio tra le carte di Giovanni Antonio Battaglia, prete e uomo di cultura della Gemona del Cinquecento» ad animare la nuova iniziativa promossa dal Gruppo Archivi dell’Associazione “Ostermann”, ancora una volta impegnata a far conoscere e a valorizzare la storia locale, ricostruita attraverso l’esame di documenti archivistici inediti.
Relatore dell’incontro “Tra devozione e superstizione”, in programma per sabato 19 novembre, alle ore 17.30 presso l’Auditorium San Michele a Gemona, sarà Gabriele Zanello, docente di materie letterarie e di latino, collaboratore dell’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli e dell’Università di Udine, autore di numerosi studi scientifici riguardanti la storia della cultura del Friuli, già noto al pubblico gemonese per altri apprezzati interventi, attinenti soprattutto alle tradizioni religiose.
«Al centro della trattazione sarà stavolta la figura di Giovanni Antonio Battaglia, prete, notaio e maestro a Gemona nel Cinquecento», spiega Alida Londero, animatrice del Gruppo Archivi. «Attraverso il Battaglia si potrà entrare nella complessa società gemonese di allora e soprattutto esplorare il settore dei “chierici”. Egli era infatti un uomo di cultura, che accanto ai doveri del ministero e agli impegni della sua varia attività lavorativa coltivava interessi letterari e curiosità “scientifiche”, l’astrologia in particolare», prosegue Alida Londero. «Questa figura ben rappresenta il clero non ancora inquadrato dalle direttive del Concilio di Trento. A differenza di Sebastiano Mulione, di poco anteriore e autore del Chronicon Glemonense, a cui bastavano, per quanto si sa, le relazioni con i compaesani, il Battaglia intratteneva rapporti culturali diretti con personaggi notevoli del suo tempo, soprattutto friulani».
«Gabriele Zanello», conclude Alida Londero, «ha fatto emergere questo personaggio, finora mai nominato nelle storie locali, attraverso attente ricerche negli archivi. Lo delineerà mediante l’analisi di testi prodotti dallo stesso Battaglia e di altri scritti che lo riguardano».
Nel corso della serata sarà possibile acquistare il libro Jacomo Pupillo, un orfano gemonese alla fine del Quattrocento, secondo volume della collana Studi Gemonesi.