Sono ben due i calendari proposti dall’Ecomuseo delle Acque per accogliere il nuovo anno. Oltre al lunari ufficiale contenente gli scatti che il fotografo gemonese Graziano Soravito ha rivolto a mulini, centrali e lavatoi del fiume Ledra, l’Ecomuseo ha realizzato un secondo calendario dedicato ai protagonisti della filiera della Latteria di Campolessi. Allevatori e casari, fotografati da Ulderica Da Pozzo, scandiscono con le loro immagini i mesi di un anno speciale: nel 2018 il caseificio compie centodieci anni. Quella di Campolessi è una latteria turnaria “resistente” che ha inciso profondamente sulla vita sociale del borgo gemonese, come si evince dal breve profilo storico riportato nel calendario. L’obiettivo dell’Ecomuseo è far conoscere e valorizzare un modello produttivo unico e di grande valenza culturale.
La Latteria Sociale Turnaria di Campolessi viene fondata nel 1908 da centoventi soci che acquistano un terreno lungo la strada Pontebbana per realizzarvi il primo caseificio. Nel tempo la latteria, oltre a rivestire un importante ruolo economico, assume e svolge una funzione sociale. Il sostegno alla comunità si manifesta negli anni Venti e Trenta con l’elargizione di fondi da destinare all’asilo, la concessione alla parrocchia di una parte del terreno di proprietà della latteria e la donazione di un consistente contributo economico per la costruzione della chiesa. Nel 1962 viene inaugurato l’attuale caseificio, poi ristrutturato e adeguato alle norme previste dall’Unione Europea. Attualmente i soci, provenienti da Gemona e dai comuni limitrofi, sono quindici. La quantità di latte conferita e lavorata giornalmente è di circa venti quintali. Il “formaggio latteria” che vi viene prodotto è un Presìdio Slow Food.
[Foto: www.latteriacampolessi.it]