Sabato 26 gennaio, alle ore 18 presso le sale di Palazzo Elti a Gemona, sarà inaugurata la mostra “Trasformazioni”, un progetto promosso dall’Associazione culturale Pense e Maravee in collaborazione con la Cineteca del Friuli, il Gruppo Fotografico Gemonese, il Circolo Filatelico Numismatico Gemonese e con il Patrocinio del Comune di Gemona.

Cuore dell’esposizione sono le trasformazioni che si sono succedute a Gemona nel tempo. La mostra getta uno sguardo sul territorio della città, sul suo sviluppo urbanistico, sull’evoluzione della comunità e dei suoi modi di vivere. «L’intenzione non è quella di un puro confronto tra il “come eravamo” e il “come siamo”», spiegano i promotori, «ma quella di cogliere il senso della continua trasformazione che avviene sotto i nostri occhi, della quale ci accorgiamo veramente solo quando ci imbattiamo in immagini che ci mettono in evidenza quanto diversa fosse la realtà dei tempi passati, anche di solo alcuni anni fa».

“Trasformazioni” è un «percorso fotografico ideale» che ripercorre i grandi temi del territorio mostrandone i cambiamenti nel tempo. La mostra si divide in racconto del tempo passato e racconto del tempo presente, attraverso immagini storiche con diverse chiavi di lettura: dal testo alla singola istantanea, dall’insieme al confronto fra epoche diverse (sala d’ingresso e sala centrale, a cura di Pense e Maravee). Un video proveniente dall’archivio storico della Cineteca del Friuli proporrà straordinari filmati d’epoca: carnevali, paesaggi, la neve in centro storico, la gente (a cura della Cineteca del Friuli e di Paolo Jacob). Un’attenta selezione di scatti contemporanei occuperà la sala fotografica, guidando il visitatore lungo il racconto della Gemona di oggi, con particolare attenzione alle suggestioni derivate dai cambiamenti in atto: climatici, paesaggistici e sociali (a cura del Circolo Fotografico Gemonese).

Per avventurarsi in queste “prospettive”, Pense e Maravee ha collaborato con numerose persone e associazioni di volontariato attive a Gemona. Realtà che in questi anni hanno svolto un lavoro di ricerca e di raccolta di documenti, i cui esiti rappresentano la memoria storica del paese.

A conclusione della mostra verrà proposto un evento di approfondimento con l’intento di mettere in luce l’impatto dei cambiamenti globali sul territorio e di fare una valutazione sulle scelte future, coinvolgendo le istituzioni e i portatori d’interesse locali, oltre alle nuove generazioni.

Durante l’inaugurazione, che terminerà con un rinfresco e con la degustazione di vini di produttori locali, interverrà il docente e storico Angelo Floramo.

La mostra resterà aperta da sabato 26 gennaio a sabato 9 marzo (da martedì a domenica, dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.00).