Seconda stella a destra” è il tema che anima il Centro estivo promosso dalla parrocchia di Santa Maria Assunta di Gemona per tutto il mese di luglio presso i Centri Glemonensis e Salcons. Anche quest’anno i bambini dai 6 ai 14 anni che vi partecipano sono numerosi, circa 300, come numerosi sono i volontari – circa 60 – e gli animatori – circa 40 – che grazie al loro impegno e alla loro disponibilità rendono possibile l’iniziativa.
Bambini e ragazzi trascorrono le mattinate in compagnia dei propri amici tra varie attività manuali, creative e di gioco. Divisi in gruppi in base all’età e accompagnati dalla storia di Peter Pan, i giovani partecipanti vengono stimolati a mettersi in gioco e a far emergere le proprie qualità nei vari laboratori manuali (traforo, pasta di sale e terra cotta, cucito, uncinetto, macramè e cucina), creativi (arte, pittura, cartapesta, danza, elettricista), gioco e sport (scacchi, sudoku, calcio, nuoto e per i più grandi anche rugby).
L’Estate ragazzi è un’occasione per conoscere nuovi amici, divertirsi e crescere imparando cose nuove. Ma questo non vale solo per i bambini. Un’animatrice di 17 anni, alla sua seconda esperienza di Centro Estivo, ci racconta: «Ho deciso di dedicare parte del mio tempo di vacanza al Centro estivo e ai bambini perché io stessa ho frequentato il Centro da piccola, e il poter fare ciò che altri hanno fatto per me ad altri bambini è un’esperienza del tutto unica. Essere animatore al Centro estivo è un’opportunità di crescita notevole, ma anche un momento per divertirmi con gli altri animatori e i bambini».
Oltre ai giovani, anche molti adulti hanno accolto con entusiasmo la proposta di collaborare per il Centro estivo, dedicando il loro tempo per insegnare qualcosa ai bambini. Una volontaria di 65 anni, ex insegnante ora in pensione, dice che: «Il Centro estivo è un tempo per rivivere la relazione con i bimbi, risentire il loro entusiasmo, la loro spontaneità, ritrovare la loro bellezza. Mi piace stare con i bambini e vivere con loro la manualità. Lavorare e insegnare ai bambini è condividere, collaborare, e lasciarsi meravigliare dalla loro fantasia».
Di questa esperienza abbiamo parlato con una delle volontarie, Fiorella, e con un’animatrice, Alice.
Al Centro estivo ci sono molti bambini e molte attività da gestire. Com’è lavorare in gruppo e collaborare con gli altri volontari e animatori?
Fiorella: «Lavorare in gruppo è mettere in comunione idee, risorse, capacità; è dialogare, programmare e confrontarsi. Impariamo molto l’uno dall’altro. C’è un clima di grande disponibilità e condivisione per il desiderio comune di dare il meglio a questi bambini».
Alice: «Lavorare in gruppo è sicuramente molto stimolante, e potersi confrontare con persone di età diverse e con esperienze diverse è un continuo arricchimento».
Avete già svolto esperienze simili? Come vivete l’esperienza di volontariato e cosa significa per voi offrire un servizio per la comunità?
Fiorella: «Questo è il quarto o il quinto Centro estivo a cui partecipo. Offrire un servizio e rendersi disponibili a donare del tempo per gli altri, sapendo di aiutare qualcuno, è gratificante. Vedi che basta un sorriso a ripagarti di tutto il lavoro fatto».
Alice: «Credo sia importante e bello aiutarsi l’un l’altro gratuitamente. È bello poter dare nel proprio piccolo qualcosa agli altri».
Cosa trovate di speciale in questa esperienza? Che cosa vi aspettate da questo Centro estivo?
Fiorella: «La caratteristica che rende tanto speciale questo Centro è il clima di serenità, allegria ed entusiasmo che si respira ogni giorno come se fosse il primo, una forza che contagia tutti e che sicuramente non è opera nostra ma è quel dono speciale che ci guida dai cieli».
Alice: «Durante il Centro estivo crescono dei legami particolari con i bambini, che difficilmente sia loro che noi animatori scorderemo. Poi vivere fiano a fianco con gli altri animatori crea un bel gruppo, solido, che ha un piacere in comune, che poi magari rimane anche al termine del Centro estivo».