Circa ottanta persone di svariate età, culture, lingue e provenienze hanno partecipato domenica 5 agosto nei locali del Centro parrocchiale Salcons, al “Pranzo senza confini”. L’iniziativa, organizzata dal Coordinamento Accoglienza di Gemona, è nata come occasione di incontro, conoscenza e integrazione dei richiedenti asilo residenti sul territorio comunale, ospitati in alcuni appartamenti del centro storico e presso l’ex albergo “Agli amici” di Godo.
Il pranzo, semplice e informale, è stato allestito grazie al contributo diretto degli stessi partecipanti: sui tavoli del buffet si alternavano infatti cibi e aromi di svariata provenienza, invito “gastronomico” alla condivisione di sapori e di profumi sia familiari sia inconsueti.
Differenti erano anche le lingue che risuonavano nella sala quando, dopo pranzo, gli ospiti sono stati invitati a presentarsi, raccontando qualcosa di sé e del loro viaggio, indicando su una mappa i diversi luoghi di provenienza.
All’evento, oltre a numerose associazioni locali e a tanti comuni cittadini, hanno preso parte anche tre mediatori linguistici e Alessandro Monsutti, docente universitario e antropologo, studioso delle culture afghana e pakistana.
Il pomeriggio si è concluso a passo di danza e a suon di musica, animato da balli, melodie e ritmi pakistani.